Progetto Serra-Faraja – 06-23

TANZANIA

"FARAJA CENTRE" Mgongo - IRINGA

Accanto alla Faraja House, Casa della Consolazione, aperta dai Missionari della Consolata nel 1997, un ampio terreno è disponibile per la sistemazione di una grande serra di 300 m2 , dove coltivare verdure e frutta in abbondanza per tutto l’anno.

Questo permetterà a molti giovani di strada senza alcun sostegno familiare e in pericolo di diventare vittime dell’illegalità, di lavorare e provvedere al proprio sostentamento. Direttamente coinvolti nei procedimenti e nella cura dell’orto, con le conoscenze acquisite potranno in seguito iniziare un’attività propria e divenire autonomi restando nella propria terra.

La serra consente una produzione abbondante perché crea condizioni ottimali e permette un numero maggiore di piante che in campo aperto.

Inoltre protegge il raccolto dalla devastazione da parte di animali, dalle variazioni improvvise di temperatura e da altri eventi estremi dovuti ai cambiamenti climatici. Raccolti abbondanti permetteranno anche il sostentamento delle comunità vicine con guadagni utilizzabili per altre essenziali necessità.

COME COLLABORARE AL PROGETTO

Visitando il Punto Missioni Consolata in piazzetta Consolata 7/c, dove offriamo, anche in occasione della Festa della Consolata, un assortimento di casalinghi, manufatti di cucito, alimentari, bigiotteria particolare, manufatti della Mongolia ed altro ancora.

Per informazioni: 350 595 0605 / 348 687 5888
Apertura: ore 10,00-17,00 / chiuso lunedì
È disponibile anche il servizio Bancomat e Satispay.


Inviando offerte, intestate a: “Fondazione MISSIONI CONSOLATA ONLUS” tramite:

CONTO CORRENTE POSTALE (CCP) n° 33.40.51.35
IBAN: IT35 T 07601 01000 000033405135 BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX
BANCA ETICA - CC bancario n° 17114745
IBAN: IT88 Q 05018 01000 000017114745 BIC/SWIFT: CCRTIT2T84A

La ricevuta del versamento è documento valido per la deduzione dai redditi

 

Specificando la causale: AMC Progetto:

"Una serra per i ragazzi di strada"

 

Obiettivo pregetto Neisu

I NOSTRI MISSIONARI SCRIVONO